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BELLINZONAOfficine FFS, migliaia le persone in piazza. Carobbio: 'Berna ascolti la nostra rabbia'

08.03.08 - 16:45
Secondo le stime degli organizzatori sarebbero 8mila le persone scese in piazza uniti al grido "Giù le mani dalle officine".
Officine FFS, migliaia le persone in piazza. Carobbio: 'Berna ascolti la nostra rabbia'
Secondo le stime degli organizzatori sarebbero 8mila le persone scese in piazza uniti al grido "Giù le mani dalle officine".
BELLINZONA - "C'è aria di incazzatura e c'è una grande volonta di battersi". Sono queste le prime parole a caldo di Werner Carobbio, gran consigliere del partito socialista che da una piazza Municipio gremita, esprime il sentimento di tutti coloro che oggi hanno scelto di scendere in piazza per solidarietà agli operai delle officine delle FFS colpiti dai tagli decisi dai vertici delle FFS.

Secondo le prime stime, sono oltre 4000 i ticinesi che si trovano in questo momento in piazza Municipio. E tra loro il sindaco di Bellinzona Brenno Martignoni, Werner Carobbio e il consigliere agli Stati Filippo Lombardi.

Il messaggio della manifestazione di oggi indirizzato al Consiglio federale e ai vertici delle FFS è chiaro: ritirare il progetto e salvare le officine. "Se a Berna non capiranno il messaggio di oggi - dichiara a Ticinonline Werner Carobbio - commetteranno un grosso errore". E' ferma e decisa la voce di Carobbio che riesce, nonostante gli slogan a tutta voce delle persone attorno a lui, i fischietti e i tamburi, a raggiungere nitida i microfoni di Ticinonline: "Se il Consiglio federale non interverrà per bloccare questo progetto, presto o tardi per le officine FFS ci saranno gravi conseguenze". Werner Carobbio insomma lascia intendere che, se non vi saranno risposte chiare e risolute da parte del governo federale in favore degli operai di Bellinzona, lo sciopero porterà conseguenze economiche pesanti per le FFS: "In officina i macchinari che servono per le riparazioni e la manutenzione delle motrici e delle carrozze sono fermi. Quando serviranno, verranno loro a spingerle?". "Sono previste altre forme di lotta e - avverte Carobbio - la Pasqua si avvicina. Si avvicina e se il Consiglio di Stato, che incontrerà settimana prossima il Consiglio Federale, non dirà chiaro e tondo a Berna che il progetto non viene cambiato, qui a Bellinzona i lavoratori sono pronti a reagire". "E - conclude Carobbio - non saranno reazioni 'tranquille'".

p.d'a.

Foto: Franjo M. / FVR

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