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INTERNETOggi il giorno di Kamasutra, e a Milano computer spenti fino a lunedì

03.02.06 - 07:38
Il virus informatico ha già infettato mezzo milione di pc. Finora gli effetti sono quasi invisibili, ma secondo gli esperti oggi 3 febbraio i computer contagiati si ritroveranno senza file Word, Excel, Powerpoint e Zip
Foto d'archivio
Oggi il giorno di Kamasutra, e a Milano computer spenti fino a lunedì
Il virus informatico ha già infettato mezzo milione di pc. Finora gli effetti sono quasi invisibili, ma secondo gli esperti oggi 3 febbraio i computer contagiati si ritroveranno senza file Word, Excel, Powerpoint e Zip

LUGANO - Se n'è parlato tanto. Oggi  è la giornata di Kamasutra. Nulla a che fare con la sfera sessuale. Il virus informatico  dovrebbe minacciare i computer di milioni di utenti in tutto il mondo. Secondo gli esperti sono tra i 275.000 e i 500.000 i pc già colpiti dal subdolo virus, che oggi 3 febbraio dovrebbe entrare in azione causando la scomparsa di numerosi file.

Il 'Kama Sutra' worm, che attacca i popolari sistemi applicativi Microsoft, Adobe Systems e i file Zip, è pericoloso - dicono gli esperti- poichè quando ci si accorge della sua presenza è ormai troppo tardi.

Il virus, conosciuto anche come Grew.A o MyWife, inganna i navigatori arrivando come allegato con nomi come 'Hot Movie', 'give me a kiss' e 'Miss Lebanon 2006'. Alcuni nomi in particolare si ispirano agli antichi insegnamenti contenuti nel Kama Sutra l'antico testo Hindu, considerato la guida sessuale nella letteratura Sanscrita.

Il virus oltre a causare danni a file e cartelle, inibisce le funzioni vitali del computer provocando il blocco della tastiera e del mouse e disattivando il programma di protezione installato nel computer. In conclusione rende il pc più vulnerabile. Ancora non è chiaro se esista un preciso antidoto al virus del Kama Sutra, ma gli esperti consigliano di segnalare immediatamenti eventuali guasti o problemi simili a quelli descritti.

Inoltre è necessario fare attenzione a file e allegati sospetti, in particolare quelli con nomi provocanti. Insomma di fronte a nomi sospetti, spiegano gli esperti, la miglior difesa è l''astinenza'.

 

 

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