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BELLINZONA - In un comunicato stampa appena diramato, l'UDC Ticino esprime la sua solidarietà con le maestranze delle Officine FFS di Bellinzona, "il cui posto di lavoro - si legge nel testo - è messo in pericolo da una malagestione aziendale di cui non sono minimamente responsabili".
Dato che a livello cantonale tutti i partiti e le istituzioni hanno già dato corso a diverse azioni a salvaguardia dei posti di lavoro (azione che i democentristi ticinesi affermano di sostenere "incondizionatamente"), il partito si è attivato a Berna chiedendo alla propria deputazione alle Camere federali che esiga l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) al fine di chiarire tutte le responsabilità dell’accaduto e per verificare i problemi del traffico merci, i responsabili delle perdite del settore Cargo e, infine, "come si è potuti arrivare a questo punto".
L'UDC Ticino comunica infine che sosterrà e parteciperà attivamente alle azioni di sostegno che riterrà opportune e "suscettibili di qualche risultato tangibile". Nel frattempo ritiene però che il DATEC e il suo direttore, Moritz Leuenberger, "non possano tranquillamente esimersi da qualsiasi responsabilità attribuendola al Consiglio d’amministrazione di FFS Cargo, e che l’inchiesta da parte di un’apposita commissione parlamentare sia lo strumento più idoneo a far luce sull’accaduto".
