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BELLINZONA - Il disagio giovanile e il suicidio: questi gli argomenti presenti nell'interrogazione firmata dal deputato leghista Donatello Poggi e inoltrata quest'oggi al Governo. A proposito del gesto estremo di togliersi la vita, Poggi scrive: "Cercare di capire i perché, che possono essere molteplici e nascosti, è anche un nostro dovere alfine di tentare di porre rimedio a questo triste fenomeno che non accenna a diminuire", sostiene Donatello Poggi, deputato leghista, in un'interrogazione odierna.
"Giovani e giovanissimi - continua Poggi nell'atto parlamentare - che rinunciano al bene prezioso della vita forse perché non sappiamo più parlare con loro o perché loro non ci ritengono più interlocutori validi e credibili. Giovani sempre più sotto pressione da una società sempre più esigente e spietata, dove purtroppo chi fa fatica a reggere il passo rischia di essere emarginato".
Studi recenti, spiega Poggi, confermano che la 'fascia critica' è in abbassamento e si situa fra i 12 e i 15 anni. "Come detto - prosegue il deputato leghista - è anche un nostro preciso dovete di politici affrontare questa delicata problematica cercando di fare tutto il possibile per porvi dei rimedi, anche se so che non è un compito facile".
Per fare ciò, afferma Poggi, non bisogna nascondere il fenomeno nell’anonimato, ma bisogna parlarne affinché "possiamo finalmente renderci conto di ciò che sta realmente accadendo". E, per questo motivo, Poggi chiede al Consiglio di Stato quanti giovani, di età inferiore a 20 anni, si sono tolti la vita negli ultimi 10 anni. Domanda inoltre al Governo se ha già affrontato questa problematica e, se sì, cos'ha fatto e, se no, cosa intende fare.
