BELLINZONAOfficine, un'altra giornata di mobilitazione

BELLINZONA - Oggi è stata un'altra giornata che ha confermato la determinazione dei lavoratori a proseguire la lotta. Sono tre i punti che oggi l'assemblea dei lavoratori ha stilato. Punti importanti e fermi in cui si chiede alle FFS, al Governo Federale e ai manager di FFS Cargo (tra l'altro in evidente difficoltà dopo le dimissioni del responsabile finanze di lasciare ancor prima di inziare) di assicurare i posti di lavoro, regolarizzare gli interinali, di non vendicarsi in futuro dei lavoratori che hanno scioperato e di impegnarsi in più investimenti a Bellinzona.

Lo sciopero va avanti e nella giornata di oggi, come lo testimoniano le immagini allegate, sono scesi in piazza anche gli studenti liceali bellinzonesi, che, insieme a rappresentanti della scuola di commercio di Bellinzona, hanno sfilato in corteo per le strade della capitale. Secondo le stime, approssimative, sono stati 400 i ragazzi, insieme a molti loro insegnanti, che sono scesi in piazza per manifestare la loro solidarietà agli operai: "Vogliamo difendere il diritto fondamentale del mantenimento del posto di lavoro, vogliamo salvaguardare l'economia del Bellinzonese e vogliamo tutelare il servizio pubblico". I liceali si sono fatti oggi portavoce di un moto di protesta nei confronti di coloro che vogliono mettere in pericolo "un punto di riferimento storico, sociale e culturale di tutto il cantone". Gli studenti vogliono inoltre ricordare che ci sono anche 50 apprendisti che potrebbero, se non oggi, un domani rischiare di perdere il posto di lavoro.

Accogliendo la richiesta del Municipio di Bellinzona, che settimana scorsa aveva inoltrato la richiesta di bloccare ogni tipo di cambiamento di destinazione, il Cantone ha deciso di tutelare per almeno 5 anni i fondi sui quali sorgono le officine. L'intento è quello di annullare eventuali tentativi di speculazione.